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La Sindrome del Tunnel Carpale è una condizione molto frequente caratterizzata dalla comparsa di dolore ingravescente ad insorgenza notturna (2/3 ore dal primo sonno) che interessa solitamente le prime tre dita della mano, si accompagna a formicolio e senso di peso e talora da dolore intollerabile che disturba il sonno e frequentemente provoca il risveglio. Se non viene curato può evolvere in una progressiva ed irreversibile perdita della sensibilità alle prime 3 dita ed alla mano seguita da ipo-atrofia dei muscoli della mano con riduzione progressiva della forza (paresi) fino alla paralisi; non è più possibile chiudere le tre dita che rimangono estese come la “mano benedicente” papale.
La Sindrome del Tunnel Carpale è un disturbo dovuto alla compressione nervosa del nervo mediano nel canale del carpo derivante dalla combinazione di diverse circostanze.
Il canale del carpo è un tunnel osteo-legamentoso il cui tetto è rappresentato dall’arco del legamento trasverso del carpo e dal retinacolo che ricopre i tendini. Si trova tra la parte interna del polso e il palmo della mano. Esso viene chiamato tunnel perché forma uno stretto passaggio per i tendini flessori e per il nervo meridiano che traporta gli stimoli sensitivi che giungono dalle prime tre dita della mano e gli stimoli motori per il movimento delle stesse dita. La sindrome è causata più frequentemente, dall’infiammazione cronica delle guaine tendinee dei tendini flessori (tenosinovite), che comprimono il nervo mediano per via retrogada. In questo caso la compressione del nervo è reversibile, non è indicato l’intervento chirurgico ma la terapia medica che ha lo scopo di ridurre il volume delle guaine peritendinee che comprimono il nervo.
La compressione del nervo mediano nel canale del carpo può tuttavia presentarsi nel caso in cui il legamento trasverso ed il retinacolo, che costituiscono il “tetto” del tunnel, divengano spessi e rigidi e comprimano direttamente il nervo mediano che si trova al di sotto. In questo caso il nervo viene “liberato” dalla compressione meccanica con l’intervento chirurgico che consiste nel “release” del nervo mediano per apertura del “tetto ” del tunnel. L’intervento chirurgico non è altro che la semplice incisione del legamento e del retinacolo dei t. flessori per decomprimere il nervo mediano.
Altre manifestazioni sintomatologiche sono:
Il trattamento terapeutico per la sindrome del tunnel carpale dipende dalla gravità e dalla durata dei sintomi.
La terapia è conservativa (cioè non chirurgica) quando i disturbi al nervo mediano sono moderati, sopportabili e presenti da pochi mesi.
In questo caso è utile l’assunzione di farmaci antinfiammatori (FANS) associati ad integratori come l’acido alfa-lipoico associato a vitamine del gruppo B.
Possono essere efficaci le infiltrazioni ecoassistite con ossigeno-ozono e la terapia sistemica con ozono nelle fasi iniziali della sindrome ed in particolare quando è evidente una condizione di peritendinite con elevato stress ossidativo sistemico (pazienti diabetici e reumatici).
Il trattamento chirurgico consiste nella “liberazione del nervo mediano” dal legamento e dal retinacolo dei tendini flessori che comprimono il nervo attraverso la sezione longitudinale di queste strutture e la liberazione delle aderenze che si possono creare, in seguito all’infiammazione cronica, intorno al nervo mediano. Il canale del carpo, dopo l’intervento rimane “aperto” creando lo spazio fisico adeguato intorno al nervo.
L’intervento chirurgico può essere eseguito in anestesia locale attraverso una piccola incisione di 2 cm (mini open) o in endoscopia. La durata dell’intervento è di 10-12 minuti nel caso della tecnica mini-open o poco più con la tecnica endoscopica.